È conosciuto ma non ancora “inflazionato” e per questo è appannaggio di un pubblico colto e ricercato che mira a trovare progetti particolari ed esclusivi. Marco Corso, designer di origine calabrese, ha esordito con il trio di Cose A Tre e fatto una lunga gavetta presso Neil Barrett prima di spiccare il volo in solitaria vincendo il concorso nazionale “Next Generation” organizzato dalla Camera della Moda . Nella collezione disegnata per la prossima Primavera/Estate (la prima con il suo nome) prende ispirazione dalle “Hula Girl”, ragazze hawaiane dedite alla danza e al canto, per creare una linea iper femminile che irradia energia e sofisticata eleganza.

La naturale armonia di colori, lo spirito di vivere seducente si trasformano in stampe che mixano fauna e flora nel medesimo disegno ma senza mai creare confusione, anzi, dando molto spazio all’essenziale. Il mondo animale e quello floreale trovano un punto di incontro nei capi total look, coraggiosi e da indossare con un certo savoir faire. Le foglie di agave sono rivestite da texture pitonate e i pappagalli destabilizzano perché, anziché essere proposti nei classici colori tropicali, hanno le piume leopardate. Concepite con eclettismo unico e originale. 

Un capitolo a parte meritano le forme: pantaloni palazzo ampi e morbidi, top incrociati e corti, tute e abitini asimmetrici, tagli, sovrapposizioni e qualche bordatura sfrangiata sono il frutto di una ricerca molto unconventional.
Per quanto riguarda invece i colori, spiccano i gialli ocra, i verdi militare e i grigi asfalto abbinati all’oro e al nero. All’interno della collezione, Marco Corso ha anche previsto una piccola capsule ispirata al mondo automotive. Il designer ha infatti pensato alla giungla quale immaginaria location per una corsa di auto alla quale gli animali assistono inconsapevoli. Fiamme e lingue di fuoco trovano così posto insieme a pantere e ad altri animali dalle stampe eclettiche. Frutto del lavoro di un giovane talentuoso che incarna il nuovo Made in Italy.

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