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Villa d’Este Wine Symposium, quando il vino crea valore

Wine Symposium: «Com’ era, Com’ è, Come potrebbe essere»

Ecco il tema della decima edizione del Villa d’Este Wine Symposium andato in scena dall’8 all’11 novembre nel suggestivo Hotel di Cernobbio, un appuntamento scientifico nato da un intreccio di passioni e divenuto una tradizione, un punto di riferimento nazionale: un seminario sulla cultura del vino senza distrazioni, un incontro irrinunciabile per la filiera vitivinicola organizzato in collaborazione con François Mauss, co-fondatore dell’evento. All’interno della splendida cornice autunnale di Villa d’Este, l’evento ha festeggiato quest’anno i due lustri dalla sua prima edizione. Per tale occasione e per festeggiare i 450 anni dalla costruzione dell’hotel, si è deciso di intraprendere un viaggio alla scoperta di quella che per molti, è considerata la culla del vino: la Georgia.

Appuntamenti e seminari

Un percorso alla scoperta di questo magnifico Paese, come punto d’origine della produzione vinicola ed il suo sviluppo fino ad oggi in uno scenario globale incerto, pieno di opportunità ma anche bisognoso di cambiamenti radicali. Numerosi gli appuntamenti di questo decimo anniversario a partire da tre seminari: il primo condotto da David Lordkipanidze, famoso antropologo e archeologo georgiano, che ha esplorato il passato della Georgia; a seguire uno sguardo al presente con Jean Robert Pitte, studioso francese, attraverso un’analisi culturale, sociale, commerciale e agricola del mondo vitivinicolo attuale; in conclusione occhi puntati futuro di questo settore. Tra seminari e workshop, tra sessioni di degustazione libera, momenti musicali e lezioni di cucina sono state le tre degustazioni di prestigio alla cieca a impreziosire il programma del simposio.

La selezione Dom Perignon

Per la prima volta in assoluto ha partecipato anche Dom Perignon, che ha affidato al maestro di cantina, Richard Geoffroy, una straordinaria selezione, con al centro annate top: prima sessione con 2009 – 2008 – 2004 – 2003; seconda sessione con 2000 – 1996 – 1995 e terza sessione con un solo preziosissimo calice annata 1973. Tra analisi organolettiche e delizie dei sensi nel programma del simposio anche un’indimenticabile dimostrazione comparativa. Romanée Saint-Vivant e Romanée Conti fianco a fianco nelle annate 2009, 1999, 1990, 1980 ed il raro 1971. Iniziando con un Vosne-Romanée Premier Cru 2008 e concludendo con un Montrachet del 2003.

LVMH e la Cina

Al termine di questa speciale edizione del Villa d’Este Wine Symposium LVMH, proprietario di numerosi vigneti come Krug, Moët & Chandon e Château d’Yquem, ha presentato il suo nuovissimo progetto in Cina, i vigneti di Ao Yun a 2.600 metri di altitudine. L’enologo di Ao Yun, Maxence Dulou, ha spiegato che il suo team lavora con 120 famiglie tibetane, che hanno messo a disposizione le conoscenze necessarie per terrazzare al meglio le vette. Il terroir è unico nel suo genere: le 314 sezioni di vigne, dislocate su una superficie di appena 27 ettari, offrono le migliori condizioni per far sì che il Cabernet Sauvignon si esprima al meglio. La sfida, apparentemente impossibile, di portare un vitigno francese a 2600 metri di quota è stata vinta anche grazie a vendemmie e vinificazioni eseguite a mano, secondo i canoni del biologico.

Lo chef Michele Zambanini

Presenti al simposio una quarantina di case vinicole che hanno stappato le loro migliori bottiglie per la gioia di 250 partecipanti selezionati e accreditati. Fra loro operatori professionali, ma anche grandi appassionati e collezionisti di tutto il mondo. A rendere ancora più speciale questa edizione dell’evento che celebra i dieci anni del Symposium e i 450 anni dalla costruzione di Villa d’Este è anche il viaggio alla scoperta dei vini della Georgia. Le tradizioni gastronomiche dell’ex Repubblica sovietica hanno ispirato alcuni piatti dei 5 menù preparati da Michele Zambanini, Executive Chef del Grand Hotel, con lo staff di cucina: ricette inedite per deliziare il palato degli ospiti gourmet. Vino, sapori, cultura ed eccellenza: a Villa D’Este un decimo Wine Symposium che ha sorpreso ancora, concentrandosi sui valori che generano valore.

 

Villa d’Este Wine Symposium







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