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La Milano Fashion è vincente

Dopo una fashion week newyorkese molto dibattuta, e una londinese non memorabile, è stata la volta di Milano che, invece, si è difesa benissimo. Tra una vasta gamma di nuovi talenti che hanno presentato i loro lavori a Palazzo Morando, party con grandi big come Rita Ora, innovazioni e picchi di creatività, la settimana meneghina ha avuto molto da dire e soprattutto da proporre.
Primo show da nominare (e primo a sfilare) è Gucci che, forte ormai di un’ottima crescita, ha definitivamente impalmato Alessandro Michele come la star del nuovo corso. Uno stilista che ha fatto della ricerca il suo marchio di fabbrica e che, questa volta, ha anche aggiunto alle sue composizioni,  pennellate di street art,  grazie alla performance di Trouble Andrew. Strati e strati di epoche diverse si sono accumulati sulle sue modelle, facendole sembrare donne rinascimentali contaminate dallo stile della New York di oggi. Scritte tipo graffiti comprese.

Da nominare c’è poi Prada che ha puntato su un metissage completo per fare un passo avanti rispetto alla scorsa stagione. Contaminazioni di tessuti, patchwork e sovrapposizioni si sono fatti strada su look eterogenei, come a dire,  che ogni donna ha il suo stile ma è oggi comunque cittadina del mondo. Dove tutto si mescola. Miuccia Prada, aiutata anche dalle stampe dell’artista Christophe Chemin, ha osato molto, soprattutto con i corsetti sovrapposti ai cappotti e con i maxi-charms appesi alle cinture o ai chocker.

Altra sfilata molto interessante è stata quella di Stella Jean, stilista sempre molto interessata all’eticità della moda, che ha dato vita ad un brand che coniuga differenti culture e input, formalmente e intrinsecamente: gli abiti sono stati cuciti da donne di tutto il mondo.

Tra i big, Fendi è il nome che ha incrementato più di tutti il suo profilo Instragram: sono stati oltre 38.000 i like che ha raggiunto la foto che ritrae Kendall Jenner aprire la sfilata. E, di questi tempi si sa, non si può prescindere dai social. Tra i giovani si sono distinti Fabio Sasso e Juan Caro che con il brand Leitmotiv, ormai molto conosciuto, hanno cavalcato le ali della fantasia grazie ad animali onirici e grandi rose, gonne a balze e lunghi soprabiti: una ricerca stilistica originalissima.

Anche Piccione, creatore del brand Piccione. Piccione ha avuto ottimi riscontri. Lo stilista, vincitore nel 2014 di Who is on next?, ha sfilato per la prima volta alla Milan Fashion Week, chiudendola in bellezza e annunciando la creazione di una capsule collection con un grande distributore.
Al di fuori delle sfilate il White, fiera dedicata alla moda contemporary, ha presentato moltissime novità e contato un afflusso di più di 21.000 visitatori per la selezione dei suoi 500 marchi di cui 176 new entry e 142 stranieri.
Un successo. Ci si rivede a settembre.

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