Motor Bike Expo, tutti pazzi per le custom
Quasi il 60 per cento di visitatori in più in sette anni. Il Motor Bike Expo 2016 chiude i battenti registrando oltre 150mila presenze, nella tre giorni di Veronafiere. L’appuntamento per ammirare il meglio delle due ruote custom con personalizzazioni che assomigliano sempre di più ad opere d’arte ha attirato visitatori da tutta Europa, USA e Kuwait. Dal 22 al 24 gennaio, in soli tre giorni si sono tenuti oltre 70 appuntamenti tra esibizioni, show, confronti e scuole guida nelle aree esterne. Un evento che ha fatto lavorare ben 600 espositori, tra presentazioni, premiazioni, meeting e incontri che hanno spaziato dal custom allo sport. Tra gli eventi più seguiti il 2° MBE International Stunt Contest, riservato ai migliori stuntmen di Europa e Sud America, e della King of Italy Drift Exhibition che ha fatto conoscere al pubblico questa specialità basata interamente sull’abilità di guida.
Il fenomeno custom è nato con Harley-Davidson, 113 anni fa. Karen Davidson, pronipote del fondatore, ha premiato personalmente l’Harley più originale tra quelle presenti nello spazio custom. A proposito di moto personalizzate che si sono messe in bella mostra, vediamo quali sono state le più originali. BMW non poteva mancare all’appuntamento e nel suo stand ha portato le R nine e R nineT Scrambler in versione standard e otto special personalizzate dei clienti e customizzatori professionisti.
Moto Guzzi a Verona ha presentato tre elaborazioni frutto di un lavoro estetico e componentistico. Si chiamano Alce, Lady Guzzi e Guzzi Clubber e sono derivate della Moto Guzzi V7. Per restate tra moto italiane, le customizzazioni hanno reso ancora più grintosa la Ducati draXter. Siamo di fronte ad un concept che ridisegna, estremizzando la sportività, il mondo XDiavel. A Borgo Panigale sono partiti dalla XDiavel di serie e l’hanno resa ancora più avvenieristica. A testimoniarlo ci sono le sospensioni e i freni che arrivano direttamente dalla Panigale Superbike. Il numero 90 che campeggia sul fianco è un omaggio al mondo delle corse ma anche un regalo per festeggiare il 90esimo anniversario che Ducati celebra proprio quest’anno.
La missione di Record Motorcycles è andare più forte di 420 chilometri orari. Il marchio di Roberto Crepaldi nasce con l’intento di battere il record nella categoria FIM “Partially Streamlined”, di 420 km/h, fatto registrare nel lago salato di Bonneville, nello Utah. Per farlo a Verona ha presentato un prototipo rosso e oro, da 2.000 cmc, chiamato “Pride of Italy” perché frutto esclusivo del lavoro di un team di ingegneri italiani.