ROSÈ PROTAGONISTA DELLA STAGIONE 2014
Il consumo mondiale di vino rosato ha sempre registrato una percentuale minoritaria rispetto alle altre tipologie enologiche, essendo a volte considerato meno pregiato. Il bilancio pare però ribaltato nel 2014, anno in cui il rosé ha già raggiunto il consumo record del 9% complessivo e la sua presenza nelle carte dei vini dei ristoranti è in costante ampliamento.
La nazione in testa alla produzione mondiale di rosati rimane la Francia, mentre al secondo posto spicca il Belpaese con un ragguardevole 20% della produzione complessiva. In Italia esiste, del resto, una manifestazione dedicata solo al vino rosato, tanto amato dal pubblico femminile perché fine ed elegante. Si tratta del Concorso Rosati D’Italia, di cui si è appena conclusa l’edizione 2014 con il trionfo dei prodotti provenienti dalla Puglia. I rosé di questa regione sono particolarmente indicati per la stagione in corso, in cui i rossi strutturati possono risultare più pesanti ma è ancora presto per dissetarsi in spiaggia con dei freschi e minerali vini bianchi. Prendete nota dei seguenti tre rosati italiani, secondo noi eccellenti.
Metodo Classico Rosè Brut di Polvanera. Curiosa bollicina pugliese ottenuta dai racimi del primitivo in purezza da cui è ottenuto un vino gratificante e fresco dal perlàge fine ed elegante.
Margò Fiero, Rosato Umbria. Vino dal colore incantevole ottenuto da uve Sangiovese, in cui si inseguono note di frutta e altre più selvatiche trovando una pienezza beverina in bocca.
Cirò Rosato, A’Vita. Siamo in Calabria e l’uva, rigorosamente bio, è il Gaglioppo. Il vino ha una struttura e complessità adatti alla stagione. Ma non solo.