Filippo La Mantia, calore & colore della Sicilia in tavola a Milano

Un po’ di Sicilia a Milano

Il nuovo spazio di Filippo La Mantia, in piazza Risorgimento, a Milano, non è solo un ristorante. E’ un concentrato di passioni, un inno al design firmato Piero Lissoni, un encomio alla musica, un brindisi con del buon vino. Il locale apre alle 7.30 e chiude alle 2 di notte. Un luogo “speciale” dove incontrarsi e scoprire nuovi sapori all’insegna dell’informalità più assoluta. E’ una grande lounge che si snoda su mille e 800 metri quadrati di superficie distribuita su due piani dove ogni ospite può trovare l’angolo o la situazione più adatta per mangiare, bere un drink o lavorare con la connessione wifi free.

Il luogo ideale

Appena entrati, verso Piazza Risorgimento, c’è il bar: luminoso, piastrelle bianche, vetrata affacciata sulla strada e bancone rivestito con piastrelle di pietra lavica. Questo è il luogo ideale per iniziare la giornata con una brioches fatta in casa da concedersi con un caffè, per affrontare il working day nel modo migliore. All’interno del locale c’è il bar notturno, quello che apre con l’aperitivo, e offre cocktail con erbe e spezie assolutamente fuori dal comune. Il grande soggiorno, dedicato alla sala del ristorante, è abbellito con porcellane Richard Ginori e ceramiche di Virginia Casa, in bella mostra ci sono anche alcuni vasi antropomorfi di Caltagirone, creazioni monocrome di Stefania Boemi, un omaggio alla tradizione siciliana.

L’arredamento

Gli arredi sono quelli delle collezioni che Piero Lissoni ha realizzato per Cassina, Living Divani e Porro, ma c’è spazio anche per pezzi iconici come il celebre Cicognino di Franco Albini. Strumenti musicali sparsi qua e là e una motocicletta – pezzo unico assemblato con elementi originali – completano il fantastico colpo d’occhio di questo luogo che, lo abbiamo detto, prima di essere un ristorante è tante altre cose.

Il ristorante

Il ristorante vero e proprio ha 70 coperti, la cucina è quella della tradizione palermitana. Il cuoco – se lo chiamate chef si offende – Filippo La Mantia la definisce “a colori”. E’ la cucina del Sud, colorata tanto quanto è profumata, soprattutto allegra. Filippo ha eliminato sin da subito aglio, cipolla, scalogno e porro: è diventata una sua caratteristica distintiva. Il suo pesto di agrumi, a base di polpa d’arancia, basilico, capperi e olio, ha inaugurato una tendenza.

Il cous cous è un’altra specialità della casa. Qui è presentato tra gli antipasti, viene proposta anche una versione dolce con miele, mandorle, salsa di mandorle e arancia. Il piatto forse più rappresentativo è la caponata di melanzane, ma meritano una menzione d’onore anche i dolci: “Sono cresciuto in mezzo ai dolci, la mia famiglia riforniva le pasticcerie”, confida Filippo La Mantia. E non poteva essere diversamente, ci si accorge al primo morso, assaporando quell’insieme di sapori classici della tradizione siciliana. In un istante.

www.filippolamantia.com

Filippo la Mantia







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