Viaggi di nozze “green”, il lusso delle scelte eco-friendly
Rispetto delle tradizioni e delle popolazioni, spostamenti ecosostenibili, scelte di viaggio consapevoli. L’ONU ha dichiarato il 2017 l’anno del turismo sostenibile, e i viaggi di nozze seguono questo trend green anche in Italia.
CartOrange, azienda italiana di consulenti di viaggio, progetta su misura viaggi di nozze anche per chi decide di celebrare la propria unione in linea con scelte etiche ed ecosostenibili. Dal pranzo alle bomboniere, anche il viaggio di nozze può rispondere a precise scelte eco-friendly, dalla sostenibilità dei trasporti e delle strutture di soggiorno, fino al cibo e alle esperienze a contatto con la natura e la cultura locale.
Un lusso fatto di scelte pensate con estrema cura e attenzione, nel rifiuto del turismo di massa in favore della cultura e i prodotti locali. Ecco che da questa esigenza nascono viaggi fatti di esperienze autentiche, a diretto contatto con le persone del luogo, passando in particolar modo attraverso i cibi e i sapori.
Preparare un pasto tradizionale in Vietnam facendo la spesa al mercato, proprio come la gente del posto; degustare i vini di Samarcanda e pranzare nelle yurte durante l’attraversamento del deserto in Uzbekistan; partecipare a un Sushi Workshop con un vero sushi chef per scoprire i segreti dell’arte culinaria nipponica, in Giappone. Sono alcune delle attività che CartOrange propone nei suoi viaggi “green”, uno scambio reciproco tra il viaggiatore e la popolazione locale, alla scoperta delle vere tradizioni e nell’assoluto rispetto del Paese. Perù, Vietnam, Nuova Zelanda, Canada e Sudafrica sono tra i Paesi più richiesti per i viaggi di nozze eco-friendly, dove anche la scelta delle strutture gioca un ruolo fondamentale. Perfettamente a tema sono gli eco-resort, che al lusso e al comfort abbinano anche costruzioni in bio-edilizia e uso di energie rinnovabili, ma le possibilità sono davvero molteplici: fattorie, abitazioni tradizionali, tende e yurte per passare una notte sotto le stelle, nei deserti dell’Oman o dell’Asia Centrale, eco-lodge della foresta Amazzonica peruviana dove imparare anche le proprietà curative delle piante seguendo le antiche tradizioni locali.
Stessa cura anche in cucina, con ricerca di prodotti a km 0 e, sempre più spesso, la scelta di menu vegetariani o vegani, o nella scelta dei mezzi di trasporto, selezionati tra quelli meno impattanti per l’ambiente e che più creano un contatto diretto e lento con il posto: houseboat nelle acque del Kerala, in India; treni fra le piantagioni di tè in Sri Lanka; tour in bicicletta in Nuova Zelanda o fra le risaie del Sud Est Asiatico.
Regina delle destinazioni green è il Costarica, con un’estesissima rete di parchi naturali e la diffusione delle energie rinnovabili, seguito dalla Tasmania dove si respira l’aria più buona del mondo, la Patagonia con i suoi trekking per tutti i livelli, l’Ecuador e le Galapagos per la biodiversità, il Madagascar e il Sudafrica con la loro fauna eccezionale e il Canada con i suoi paesaggi sconfinati non toccati dal turismo di massa.