L’unicità del Four Seasons di Firenze non ha paragoni al mondo
FOUR SEASONS? È come entrare da Tiffany!
“Mi sono accorta che per sentirmi meglio mi basta prendere un taxi e farmi portare da Tiffany. E’ una cosa che mi calma subito quel silenzio e quell’aria superba: non ci può capitare niente di brutto là dentro, non con quei cortesi signori vestiti così bene, con quel simpatico odore d‘argento e di portafogli di coccodrillo. Se riuscissi a trovare un posto vero e concreto dove abitare che mi desse le stesse sensazioni…”
Così andava sospirando con gli occhi allagati dai sogni,
Holly Golightly, eterno personaggio di Truman Capote nel romanzo “Colazione da Tiffany” (E chi non avesse letto il romanzo, di certo ricorderà l’omonimo film di Blake Edwards) E il “posto” ritratto da Capote (oltre la famigerata gioielleria Tiffany) esiste anche altrove!
Il luogo ideale è il Four Seasons di Firenze
Si chiama: Four Seasons. Un Hotel dove -per una volta- la porta si chiude dietro le nostre spalle lasciando fuori il mondo. Con le sue sliding doors complicate e faticose. Con una vita che può confonderti o deluderti e da cui -per dirla con il genio enciclopedico di Robert Musil- bisognerebbe prendersi, di tanto in tanto, “una vacanza.” Lontani dalla criticità degli squilibri. Dai suoi sfinimenti.
E vivere finalmente in quella dimensione sospesa che è estranea al Tempo.
Esattamente come se il Tempo non esistesse. O meglio ancora: come non fosse più ‘affar-nostro’.Una vacanza perfetta anche per chi attingesse -occasionalmente- al privilegio della completezza. Felice di stare con chi ama. Oppure di essere ciò che è. Il Four Seasons si trova a Firenze! Anzi: nell’incantevole centro della città che è essa stessa il cuore del Rinascimento. E l’indirizzo cui si approda è il luogo adatto a chiunque cerchi un rifugio ben protetto nella setosa maestà dell’Eleganza.
Il Convertino del XVI secolo e il Palazzo della Gherardesca del XV.
Strutturalmente l’Hotel Four Seasons di Firenze nasce dall’unione di due edifici: il Convertino del XVI secolo e il Palazzo della Gherardesca del XV.
Le 116 camere si susseguono, come un canto gregoriano, negli spazi affrescati e principeschi. Tra gli arredi originali quattro/cinquecenteschi arricchiti dai broccati. Dalla madreperla e dall’oro. Dalle preziose sale con i soffitti a volta e dai bassorilievi. Dalle parole sussurrate in tutte le lingue del mondo. Dalla solenne superiorità della Bellezza Classica che non trascura il connubio con le tecnologie più avanzate.
Lo splendore dei dettagli e i dettagli dello splendore
Ma anche gli spazi dedicati allo sport e al fitness risplendono come un dettaglio dello stesso ambiente.
La SPA -su una superficie di 791 mq- si compone in 10 stanze, 2 suite Vip con trattamenti. Piscina all’aperto, idromassaggio, trattamenti-benessere, bagno turco, palestra (205 mq), corsi di yoga, allenamenti personalizzati…e poi campi da tennis. Equitazione, golf.
E troviamo perfino dei laghi e un piccolo templio. E non bastasse anche due colline, in quel giardino che è il giardino privato più grande di Firenze! E poi, alla fine di tutti gli “e poi” un drink nel lounge bar dell’Hotel.
Impeccabilmente Stella Michelin con lo chef Vito Mollica
Per concludere, ovviamente, la cena: al Ristorante – stella Michelin- che giostra le sue creazioni sulle note interpretative della cucina italiana e toscana in una esperienza indimenticabile. Perché siamo al Four Seasons.
Perché questo è la “gioielleria” degli Hotel. Perché è il “Tiffany” che scintilla sul grigiore ostinato della quotidianità. Perché questa è la perla centrale della corona della Regina.