Giulia Regain Luxury e fashion hanno la loro musa
La musica fa parte della dj Giulia Regain. Da sempre. Grazie a un nonno musicista, agli studi di chitarra e di danza, è una delle prime light dj donne in Italia. Conseguita una laurea in psicologia in “Scienze del Comportamento e delle Relazioni sociali”, oggi è sinonimo di eleganza nel mondo del clubbing. Giulia Regain è un artista eclettica, creativa, sensibile. Ama emozionare il pubblico con i suoi dj set #Gmagic che sono un vero mix di show e atmosfere fashion e luxury. In una sola parola: eleganza. Un’unicità che si ritrova nella sua tech-house ma anche nelle sue produzioni chillout, chillhouse e lounge.
Sei sempre in continua evoluzione.“Sì, personale, artistica e musicale, come del resto rappresenta il mio nome d’arte, ‘Regain’. Ho accumulato fortunatamente molte esperienze spaziando in vari contesti, dal club underground ai fashion club, ai diversi generi musicali della house per comprendere che la musica non deve conoscere limiti, pregiudizi o divisioni: la musica deve unire e far emozionare e divertire. Tutto questo mi ha dato la giusta… maturità artistica e nel mio essere… neutra oggi posso comunicare attraverso la musica i miei valori”. Dove suoni generalmente? Hai cambiato location, target? “Il #Gmagic tour, oltre ai fashion club, si svolge anche in hotel di lusso ed in eventi di luxury brand e feste private. Ho scelto location dove viene apprezzata una musica di qualità, senza pregiudizi o vincoli di generi musicali, dove posso esprimermi con un set di più ore e quindi creare un viaggio musicale raffinato”.
Siamo nel 2016: sono dieci anni che fai la dj e non hai mai avuto un manager. “Per scelta. Non ho mai avuto nemmeno un’agenzia. Ho sempre creduto nella forza e nell’importanza di un gruppo di validi collaboratori. I collaboratori sono per me gli studi di registrazione, i musicisti, i dj emergenti, gli uffici stampa, i promoter, i grafici, i fotografi e i videomaker. Ringrazio comunque tutti quelli che hanno fatto parte del mio percorso”. Cosa pensi dello scarto generazionale al giorno d’oggi? “Ci sono dj davvero giovani e molti davvero anziani. Ciò comporta a cosa? A me piace vedere all’opera più generazioni che si miscelanotra loro con notevoli differenze, senza giudicare. Le ispirazioni possono arrivare da vari punti di vista perché è nella diversità che si cresce. Purtroppo però questo mette anche in chiaro risalto che la generazione di trentenni-quarantenni è stata quella più sofferente che quella old skool: ora si dà più spazio ai giovanissimi. I diversi cambiamenti nel settore, sia musicali che di marketing, hanno stravolto tutto”.
Che lavoro farai quando avrai 50 anni? “Per ora mi piace immaginarmi come una produttrice musicale una talent scout, ma, conoscendomi, avrò la necessita di inventare qualcosa di nuovo ed alternativo. Odio la noia e amo mettermi in gioco anche rompendo qualche schema, con stile. Spero di unire sempre di più i miei studi di psicologia, olistici e di benessere alla musica”. Come è nato il tuo ultimo album? Chi lo pubblica? “Si intitola ‘The Elegance‘ e rappresenta la mia essenza, che ho riscoperto proprio grazie a un suono da condividere. Quindi è un album che nasce da un percorso lungo e profondo: un intenso lavoro su me stessa. Non a caso ci sono suoni molto eleganti, raffinati e melodie che portano a viaggiare e sognare. Ho cercato di esprimere quel concetto in cui la musica è amore, è unione ed emozione. La divisione nei generi musicali non l’avverto. Quindi nell’album ci sono diverse fusioni, diverse sonorità. L’eleganza e il lusso possono passare semplicemente anche attraverso la musica. E arrivare a tutti. Ovunque”.
Pensi esista davvero uno spazio per la dance nel settore del lusso? “Certo, il mio segreto sta nel selezionare brani con suoni e melodie che possano creare atmosfere eleganti e divertenti”. Cosa pensi del settore luxury italiano? “Penso che sia fra i migliori al mondo. In Italia si respira anche una storia meravigliosa legata all’eleganza della moda, all’arte, ai re, alle regine, al rinascimento, al barocco. Il salto dal passato al presente è importante: noi italiani rimaniamo, insieme a Londra, Vienna e Parigi, l’emblema del lusso, dello stile ricercato. È uno de motivi per cui mi sento orgogliosa di essere italiana: il motivo per cui ho scelto questo settore. Ecco perché vorrei esportare questo concetto dell’Italian Female Luxury all’estero”.
Come sei entrata nel mondo del luxury? “Grazie ai brand di lusso che avevo notato da qualche tempo”. Qual è l’influencer che ti piace di più, oggi, nel luxury? “Mi piace Chiara Ferragni, che seguo dal 2011. Sa approcciarsi al settore del lusso con leggerezza e eleganza nonostante la sua giovane età. La stimo tantissimo. Smentisce la teoria secondo cui a volte si crede che il lusso sia legato a un target alto di età. Chiara dimostra che non è così”. Il tuo stile musicale odierno più che un nome ben preciso è un concept. “Che si chiama The Elegance, come il mio album. I miei eventi invece si chiamano #Gmagic Tour, come il mio podcast su iTunes. Amo creare un buon feeling attraverso la musica e l’energia: un’atmosfera magica può far star bene e divertire”. Ci sono tanti pro in questo settore? “Sì, conosci tante gente, viaggi tantissimo scoprendo sempre cose nuove e vivi tantissime esperienze, spesso divertenti e indimenticabili”. E i contro? “A volte c’è troppa superficialità e poco professionalità con gli addetti ai lavori, specie in Italia”. Il suono del futuro quale sarà?
“Sarà melodico, un mix tra più generi musicali: ogni stile in armonia con gli altri. In studio sto lavorando seguendo questa strada. Sto lavorando in 432 HZ, la frequenza benefica o dell’universo. Un domani spero di ascoltare musica in questa frequenza, che purtroppo si perse dal ’39 quando i nazisti imposero la frequenza standard, cioè 440 HZ”. Perché l’attuale deep house, suono molto vicino al luxury e al fashion, ha trovato così tanti sbocchi nel pop? “Trovo che ci sia molta qualità e ricerca nelle produzioni pop deep house, sia nei suoni che nei vocal, nei testi. È uno stile che ha trovato la sua perfetta dimensione e collocazione nel mondo pop attuale e ne sono contenta”.
Chi è Giulia Regain
Nel 2006 inizia a lavorare come dj già in tutta Italia per poi sbarcare all’estero. In seguito è fondatrice e dj del gruppo tutto al femminile “Satin Girls Show”, che mette insieme cantanti, violiniste, sassofoniste, ballerine, trapeziste e pr. Nel 2007 pubblica la sua prima canzone su vinile: “Feel It” grazie alla sua etichetta discografica, la 2DJs4Love Records. Il 2009 è Top DJ Girl Italia durante i Trend Awards e Miglior DJ Donna Europea ai Pink Armada. Nel 2011 diventa testimonial & ambassador per Pioneer DJ. I suoi setsono molto richiesti anche per feste private di brand come Bulgari, Rolex, Laurent Perrier, Maserati, Mercedes, Vogue Fashion Night. La corteggiano hotel come il De Paris (Montecarlo), il Danieli (Venezia), il Boscolo (Milano) e ristoranti come il Cienna (New York) e il Palazzo Corsini. Attualmente è alla 55esima posizione della classifica mondiale (Top 100 DjaneMag.com) su Djette.com. Brand luxury italiano preferito: Damiani- Brand luxury internazionale preferito:Louis Vuitton- Brano preferito in assoluto: “(Who?) Keeps Changing Your Mind” – South Street Player- Brano più luxury oggi: “You Make Me Feel Good” – Satin Jackets
Podcast: https://itunes.apple.com/it/podcast/gmagic-podcast-380-special/id1038048723?i=366927995&mt=2