Mutina, la ceramica diventa arte
Trasformare la ceramica da semplice rivestimento ad un vero e proprio progetto di interior design. Questa è la sfida di Mutina, un progetto d’autore che unisce tecnologia e home made, sperimentazione della materia con ricerca imprescindibile dell’alta qualità del prodotto. Per raggiungere l’obiettivo, occorre l’expertise dei migliori designer come Patricia Urquiola, Edward Barber e Jay Osgerby, passando per Rodolfo Dordoni, Ronan e Erwan Bouroullec, Yael Mer e Shay Alkalay, solo per citarne alcuni.
Una sfida abbiamo detto, da affrontare a colpi di sperimentazioni: dall’infinita gamma del bianco, del nero, dei neutri. Quelli che sono considerati non colori diventano, invece, le tonalità da coordinare, accostare, contrastare e scegliere con total look in un lavoro incessante di ricerca. Il risultato sono collezioni preziose di rivestimenti ceramici da parete e da pavimento, per vestire le architetture come una seconda pelle.
Le ceramiche Mutina hanno rivestito showroom di moda, ristoranti di tendenza, università prestigiose come la Boccini e grandi templi dell’arte come il Tate Modern, coprendo un’area geografica che si estende dall’Europa fino all’Oriente. I tanti premi ricevuti non fanno altro che sottolineare l’eccellenza artigianale nella produzione di rivestimenti ceramici. Tra i più recenti: l’Interior Innovation Award 2014 di IMM per le collezione Azulej di Patricia Urquiola, Tex di Raw Edges, Phenomenon di TokuJin Yoshioka.
Le collezioni sono una ventina con una gamma in grado di soddisfare praticamente ogni esigenza. Nella Flow, per esempio, spicca l’idea di conservare nella superficie della materia ceramica le tracce del processo di creazione, l’ideale per pavimenti e rivestimenti interni ma anche esterni. Quando la ceramica strizza l’occhio al tessile, nasce Tex, collezione firmata da Raw Edges, dove la forma della piastrella è un ingrandimento semplificato della lavorazione a maglia di base. Tratti, by Inga Sempè, scherza con i campi visivi: otto pattern individuali che possono essere abbinati liberamente ai fondi. I disegni diversi collocati in maniera casuale possono essere ripetuti all’infinito, facendo perdere l’occhio tra i ricami di un’opera d’arte su ceramica.