ARTE CONTEMPORANEA, LA SELEZIONE DI MFM
Nel 2013 in Italia il mercato dell’arte moderna contemporanea è risultato in leggera crescita, spinto dalla vivacità di un mercato internazionale di cui per ora non si vedono limiti di espansione, anche in ragione del fatto che Paesi di grande potenzialità economiche, vedi la Cina o la Russia o il Brasile, hanno cominciato da poco ad affacciarsi nel mondo dell’art system.
In ogni caso, anche da noi si possono fare buoni affari, seguendo con curiosità artisti che hanno le potenzialità, o la storia e la biografia giusta, oppure sui quali si stanno progettando mostre che potranno farli affermare anche a livello mondiale.
Ogni mese ve ne segnaleremo alcuni.
Per gli amanti dello Spazialismo
Paolo Scheggi
Morto nel 1971, a soli 30 anni, è stato, al pari di Manzoni, uno degli enfant prodige dell’arte italiana. Fiorentino di nascita, milanese di adozione, viene scoperto da Fontana e passa da Azimuth al gruppo Zero. Meno noto dei suoi sodali spazialisti, Bonalumi e Castellani, oggi ha quotazioni ancora accessibili (20/50mila euro) e in crescita. Dopo la recente mostra a Londra (Ronchini Gallery) a maggio da Dorotheum, l’opera “Zone Riflesse” ha raggiunto lo straordinario risultato di 573mila euro, record assoluto per l’artista. Da seguire.
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Dalle teste alla carta
Luca Pignatelli
Mostra a Napoli al museo di Capodimonte, e a Milano alla M77 Gallery, l’artista milanese classe 1962, figlio d’arte (suo padre Ercole è un ottimo pittore), sta vivendo a pieno una maturità creativa che lo porta a sperimentare nuove tecniche e forme. Dalla figurazione più tradizionale, che lo ha reso riconoscibile, c’è uno scostamento verso l’informale che dovrebbe aprirgli più ampi mercati internazionali. Le quotazioni tra 20 e 100mila euro lo pongono in un range ottimale per crescere come meriterebbe.
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Astrattista per destino
Roberto Floreani
È il massimo astrattista italiano e, nonostante l’astrattismo non sia “up to date”, Floreani non si scosta un millimetro da una decennale, maniacale ricerca su alcune forme archetipiche del nostro mondo, soprattutto il cerchio. Veneziano di origine, vicentino di residenza, vive fuori dai clamori: è stato invitato alla Biennale di Venezia del 2009, e nel prossimo autunno avrà il privilegio di esporre al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Seguito da tenaci collezionisti, le poche opere che produce non passano quasi mai in asta, e hanno ancora quotazioni accessibili. Da comprare.
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Scolpire dopo il legno
Aron Demetz
Quarantadue anni, alto atesino, biondo occhi azzurri, Aron Demetz ha iniziato scolpendo levigati, raffinatissimi kuros in legno. Via via, la sua ricerca sulla figura umana si è evoluta passando dalla volontà formale di rappresentare la bellezza esterna di un corpo, a un tentativo – quasi espressionista – di catturare l’interiorità dell’anima che si riflette sulla pelle. E non a caso, la tecnica si è evoluta dal legno al bronzo, per tornare al legno bruciato o coperto di resine. Opere con quotazioni da 12 a 90mila euro, Demetz è uno dei pochi giovani artisti italiani con un radicato mercato Oltralpe.
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Dalla Val Masino a Mosca
Alex Folla
Alex Folla, neppure 35 anni, vive tra i monti della Val Masino, madre rumena e padre valtellinese, dipinge come un Caravaggio d’altura. A Febbraio ha esposto alla Triumph Gallery di Mosca, proprio in piazza Rossa, tredici pezzi riguardanti il tema dei santi, rivisto in chiave moderna. La sua pittura ha echi seicenteschi, ma la spregiudicatezza della contemporaneità. Dal 18 giugno espone nelle sale di villa Bertelli a Forte dei Marmi, la serie delle sue “Falene”, corpi nudi colti nel loro primordiale disfacimento. Talento da vendere, quotazioni ancora da definire con precisione. Ottimo per chi vuole scommettere sui giovani.