Malena Mazza: una collezione di foto sulle donne, tra violenza e rinascita
Malena Mazza realizza una nuova collezione di foto e le porta al MIA Photo Fair, la fiera internazionale della fotografia. E’ esposta a The Mall di Milano dal 8 al 12 marzo.
Malena Mazza rappresenta la donna vittima di violenza…
Il soggetto degli scatti è la donna che Malena Mazza ha tanto rappresentato in passato, ma che ora mostra in una chiave innovativa e inusuale. Questa donna è vittima di violenza fisica e psicologica e di attenzioni perverse e vessanti. Malena considera la violenza maschile tra le forme più basse e vili di aggressività tra esseri umani. “Da sempre evito di parlare del male perché sparisca, perché si annulli, ma così non è. L’ignoranza, il potere e la brutalità si mostrano attraverso la violenza gratuita contro la diversità, la fragilità, il sentimento. La violenza del maschio sulla femmina come espressione esemplare più bassa e vile di violenza. Chi subisce violenza è segnato anche nell’anima e quelle ferite vorrei mostrare. Ferite profonde che condizionano le vite di molti e per sempre. Mostro anime ferite non come trofeo vittorioso della violenza, ma testimonianza indelebile di rinascita”.
… ma forte e inespugnabile
La donna di Malena Mazza porta i segni dell’abuso solo in superficie, perché non è umiliabile. Nonostante si senta aggredita e abusata, è eterea, fiera, integra e inattaccabile. Viene ritratta nella grazia, nell’individualità, nella bellezza, nella purezza dell’animo, nel sentimento e nella gioia di vivere.
Le foto sono da vedere, al di là del tema trattato
La forza del soggetto contrasta con i colori e le luci tipiche di Malena Mazza. I toni vanno dall’etereo ed evanescente dei pastello ai forti contrasti dei primari. L’uso dei pochi accessori produce forti emozioni: dall’attrazione magnetica e comunicativa, fino al disagio. La donna di Malena è ancora donna, il male non l’ha cambiata.
Qualche informazione su Malena
Malena Mazza, nata a Bologna, inizia l’attività professionale come assistente regista nel 1982. Presto diventa primo assistente di registi del calibro dei Taviani fratelli, Michelangelo Antonioni, Maurizio Zaccaro, Giancarlo Soldi e altri. Lavora come fotografa di fashion tra New York, Parigi, Madrid, Londra e Helsinki. In carriera espone alla Biennale di Venezia (due volte), ad Art Basel a Miami, al Louvre di Parigi e al MIA per sei anni. Le sue foto sono state esposte sugli schermi Jumbovision di Time Square a NY.
www.malenamazza.com