Il mondo fuggevole di Toulouse-Lautrec a Palazzo Reale
Nelle sale di Palazzo Reale è possibile ammirare eccezionalmente la serie completa di tutti i 22 manifesti realizzati da Toulouse-Lautrec, accompagnati da studi e bozzetti preparatori dell’artista “maledetto”. Dal 17 ottobre 2017 al 18 febbraio 2018, Milano celebra Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1904) con una grande monografica che ripercorre l’intero corso dell’artista con i suoi tratti di straordinaria modernità.
La mostra, a cura di Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e Claudia Beltramo Ceppi Zevi, è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte Mostre Musei e da Electa, in collaborazione con il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia. Si articola in sezioni tematiche e conduce il visitatore a comprendere il fascino e l’importanza artistica del pittore bohémien che, senza mai aderire ad una scuola, è stato in grado di creare un provocatorio realismo, sintesi estrema di forma, colore e movimento.
La Parigi raccontata attraverso le oltre 200 opere dell’artista è quella dei bassifondi e delle case chiuse. Il tratto segue l’evoluzione artistica dell’autore, di origine aristocratica ma testimone delle case chiuse da Montmartre e Moulin de La Galette al Divas Japonais. In mostra a Milano ben 35 dipinti, oltre a litografie, acqueforti e affiches, provenienti dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi e da importanti musei e collezioni internazionali come la Tate Modern di Londra, la National Gallery of Art di Washington, il Museum of Fine Arts di Houston, il MASP (Museu de Arte di San Paolo), e la BNF di Parigi, e da diverse storiche collezioni private.
Un viaggio, più che una mostra
La rassegna ripercorre il periodo di formazione dell’artista: in questa fase ci sono i ritratti di cani e cavalli, che torneranno poi in forme sempre sempre diverse durante tutta la sua carriera, dai calessi e dalle scene di caccia fino agli straordinari e celeberrimi ritratti dei cavalli da corsa e dei loro fantini.
L’importanza della fotografia
Il rapporto tra Toulouse-Lautrec e la fotografia ha grande importanza nella mostra. Una della tante novità, al pari della bicicletta, del manifesto pubblicitario, del telefono, che trasformeranno per sempre il quotidiano, portando con sé, nella vita parigina negli anni di fine Ottocento, un’aria di modernità. L’interesse di Henri non era tanto nell’imparare a fotografare, piuttosto nel farsi immortalare in una serie di pose ironiche e provocatorie.
La donna
Il rapporto con le “ragazze” delle maison close costituì uno dei temi della vita di Toulouse-Lautrec e una fonte di ispirazione decisiva al pari di quello delle cantanti, attrici e ballerine dei café-concert. In mostra ci si imbatte nella serie Elles, dedicata alla descrizione della vita nelle case chiuse, che s’impone come una dei capolavori di Toulouse-Lautrec e di tutta l’arte di fine Ottocento. Le donne sono ritratte nella quotidianità, non tentano di sedurre e non distolgono lo sguardo. Sono libere da vergogna e falsa modestia, non immaginano di poter attrarre. Sono semplicemente donne, rese eterne dal tocco dell’artista “maledetto”.
Il mondo fugace di Toulouse-Lautrec
17 ottobre 2017 – 18 febbraio 2018
Palazzo Reale, Milano