Il giro del mondo attraverso gli scatti firmati Pino Settanni
Volete esplorare il mondo senza superare i confini dell’Italia? Potete farlo grazie alla mostra di uno dei grandi fotografi italiani degli ultimi quarant’anni: Pino Settanni. Viaggi nel quotidiano – Dal cinema alla realtà 1966-2005. La rassegna, visitabile dal 28 marzo al 28 maggio presso il Teatro dei Dioscuri al Quirinale di Roma, è organizzata da Istituto Luce-Cinecittà a sette anni dalla scomparsa di Pino Settanni ed è curata da Monique Settanni, Gabriele D’Autilia ed Enrico Menduni.
Tramite oltre 80 scatti realizzati dal bianco e nero degli anni Sessanta ai colori digitali del Duemila, Pino Settanni. Viaggi nel quotidiano – Dal cinema alla realtà 1966-2005 sottopone all’attenzione dei visitatori il valore straordinariamente elevato della fotografia italiana contemporanea e la versatilità del suo lavoro, caratterizzato da vivacità, energia e anche eccentricità.
Le immagini attraversano territori diversi che si possono definire il “Sud del Mondo” (il Mezzogiorno d’Italia, i Balcani e l’Afghanistan) e un arco temporale di un quarantennio (dal 1966 al 2005) che rendono la mostra attualissima.
Seguendo l’ordine cronologico delle foto, il percorso parte idealmente con la sezione Sud 1966-1980. Settanni nasce nel 1949 a Grottaglie, vicino Taranto. Qui, ancora ragazzo inizia i suoi scatti. I primi piani dei ragazzini, le geometrie corali delle piazze e anche solamente una porta di calcio sul mare, impressi in un bianco e nero espressivo, raccontano il legame dell’autore con il cinema e con la sua terra.
In Balcani 1998-2003, realizzato visitando Sarajevo, Mostar, il Kosovo, l’Albania, il reporter mostra un ponte distrutto, palazzi crivellati dai proiettili e paesaggi ammutoliti, simili a quelli del sud italiano degli anni Sessanta. Grazie alla posa, alla composizione e al colore, restituisce umanità ai suoi soggetti. Fuori dal realismo e dall’inchiesta, le sue foto cercano estetica e trovano la vita segreta delle persone.
In Afghanistan 2002-2005, le protagoniste sono le donne. Donne nascoste dai burqa, dai lavori estenuanti e dall’indifferenza degli uomini. I soggetti sono privi di sguardo. Settanni si concentra anche sui colori vivacissimi, sui tessuti e sulle geometrie.
Pino Settanni. Viaggi nel quotidiano – Dal cinema alla realtà 1966-2005 è tra le mostre da non perdere assolutamente perché parla all’oggi con visionaria bellezza.