Gli Uffizi a Casal di Principe per far vincere la legalità

Per la prima volta in Italia una mostra viene allestita in una villa confiscata alla camorra. La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe, questo è il titolo della rassegna che dal 21 giugno fino al 21 ottobre nel centro del casertano raggruppa venti opere con un fine che supera l’arte e che mira a proclamare il primato sull’illegalità, a sottolineare la supremazia della cultura sull’ignoranza. Le opere esposte abbracciano un periodo che va dal XVII al XX secolo, grazie a “Gli Uffizi a Casal di Principe” si è dato il via a un vero e proprio Rinascimento di idee e di azioni che si pone come obiettivo la promozione di attività concrete nei territori interessati, coinvolgendo le più innovative realtà locali. Tornando a parlare delle opere d’arte, si tratta di capolavori provenienti dalle collezioni degli Uffizi, del Museo di Capodimonte, della Reggia di Caserta e del Museo Campano di Capua, scelte per il loro significativo legame con il territorio che le accoglie: una selezione mai esposta prima, risultato del lavoro attento dei curatori che, come altri importanti partner nazionali, hanno accettato la sfida proposta da R_Rinascita. Ossia quella di esporre per la prima volta in Italia opere del più importante museo nazionale in una struttura confiscata alla camorra, recuperata e messa a disposizione della cittadinanza.

Una rassegna che rende l’arte uno strumento per sostenere la rivoluzione che sta cambiando il presente e il futuro di una terra martoriata, al centro di fatti di cronaca ma che ha voglia di riscattarsi. La mostra, curata dal direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, con Marta Onali, e dal direttore del Polo museale regionale della Puglia, Fabrizio Vona, coincide con il diciottesimo appuntamento de “La città degli Uffizi”, collana d’esposizioni nata sette anni fa con l’intento di promuovere luoghi degni d’attenzione, in virtù dell’energia storico culturale di cui gode il primo museo italiano.

I grandi protagonisti sono i pittori che si ispirano alla lezione di Caravaggio. Otto dipinti arrivano dalla galleria fiorentina – primo museo al mondo per densità di visitatori -, mentre altre nove opere giungono dal Museo di Capodimonte. Quindi dalla reggia di Caserta trova temporanea collocazione in mostra “Fate presto” di Andy Wahrol, mentre da Capua è presente l’antica statua Mater Matuta che per i romani rappresentava l’aurora. Arte e riscatto, è il fil rouge della mostra, confermato anche dal progetto nato tra Uffizi e il Comune di Casal di Principe che ha portato alla formazione degli Ambasciatori della Rinascita. Sono 40 giovani del territorio, selezionati a Casal di Principe tra persone senza carichi penali o condanne, ma privi anche di legami diretti di parentela con criminali, camorristi in particolare, destinati ad accogliere i turisti in visita alla mostra e a narrare le eccellenze locali e le sfide vinte contro la camorra. Perché questa terra è ricca di bellezze che meritano solo di essere scoperte.

La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe

21 giugno – 21 ottobre 2015

Casa Don Peppe Diana, Casal di Principe (Ce)

Mostra sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana

www.polomuseale.firenze.it

 










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