Gli animali nell’arte e nella storia, in mostra a Palazzo Martinengo
Gli animali nell’arte, dal Rinascimento a Ceruti
Sono più di 80 i capolavori esposti documentano come gli animali abbiano avuto un importante ruolo nella pittuta italiana tra 500 e settecento. Lo zoo artistico esposto Palazzo Martinengo, propone opere di importanti autori che hanno spaziato con la loro fantasia creativa: Guercino, Ceruti, Grechetto, Campi, Bachiacca, Cavalier d’Arpino, Giordano e Duranti.
Non solo cani, gatti e cavalli
La mostra curata da Davide Dotti, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, col patrocinio della Provincia di Brescia e del Comune di Brescia, in partnership con WWF Italy, testimonia come l’animale di qualsiasi razza, con una predilezione particolare ai nostri amici più affezionati, cani, gatti e cavalli, abbia da sempre avuto un ruolo fondamentale nella grande pittura antica.
Sono i più grandi maestri
da Raffaello a Caravaggio, da Guercino a Tiepolo fino a Ceruti, hanno spesso dipinto animali commissionati da nobili e aristocratici, spesso ritratti in compagnia dell’uomo e in atteggiamento rispettoso e affettuoso. Spesso in alcuni casi, gli animali sono assoluti protagonisti.
Quelli che ricordiamo più facilmente nella storia sono Girolamo con il leone, Giorgio con il drago, Giovanni Battista con l’agnello -, o parte essenziale del racconto mitologico. Basti citare, ad esempio, le storie di Diana cacciatrice accompagnata dal suo fedele cane, Ganimede e l’aquila, Leda e il cigno e il ratto di Europa escogitato da Zeus trasformato in toro.
Il percorso espositivo è suddiviso in dieci sezioni e in sale tematiche dedicate a cani, gatti, uccelli, pesci, rettili e animali della fattoria, spesso raffigurati in compagnia dell’uomo. Uno spazio speciale è dedicato agli animali esotici – scimmie, pappagalli, dromedari, leoni, tigri, elefanti, struzzi…
Per la prima volta le opere del Pitocchetto
Sono da segnalare quattro capolavori del Pitocchetto che per la prima volta saranno esposti in una mostra pubblica, con la coppia di tele raffiguranti Vecchio con carlino e Vecchio con gatto, citata nell’inventario del 1802 della prestigiosa collezione Melzi d’Eril di Milano.
A Palazzo Martinengo alcune tele inedite
Sicuramente degne di nota e attualissime alcune tele inedite recuperate dal curatore in collezioni private italiane, tra cui lo splendido “Ritratto di gentiluomo con labrador” del maestro fiorentino Lorenzo Lippi, la “Venere, amore e cagnolino vestito da bambina” del pittore veneziano Pietro Liberi e l’inteso “Ritratto di ragazzino con cane” del genovese Domenico Fiasella. Di Giorgio Duranti, artista bresciano settecentesco specializzato nella pittura a soggetto animalier, il pubblico potrà ammirare cinque meravigliose opere, tra cui il “Ritratto di poiana” di collezione privata, i “Due tarabusi” dell’Accademia Carrara di Bergamo e l’inedito “Nido di gazze ghiandaie” scoperto di recente in una raccolta privata bresciana.
Il patrocinio del WWF
Per la sua attualissima rilevanza culturale, artistica e scientifica, la mostra ha ottenuto il prestigioso patrocinio del WWF Italy. Una mostra importante per evidenziare la salvaguardia dell’ambiente, delle specie protette e della biodiversità, il rispetto degli ecosistemi e la lotta contro il bracconaggio.
GLI ANIMALI NELL’ARTE dal Rinascimento a Ceruti
Brescia, Palazzo Martinengo (via dei Musei 30)
19 gennaio – 9 giugno 2019