Paul Cocksedge

“La vendetta è un piatto che va servito freddo”. Ecco cosa avrà pensato Paul Cocksedge quando, sfrattato dal suo studio di Londra perché l’area veniva destinata a una speculazione immobiliare, ha trivellato per ben tre mesi il pavimento dell’atelier, suo luogo creativo dal 2004, ricavandone centinaia di carotaggi che ha poi trasformato in EXCAVATION: EVICTED. Questo è il nome del nuovo progetto artistico del designer inglese che, in occasione del Salone del Mobile, viene presentato in anteprima mondiale dalla galleria newyorkese Friedman Benda, con la collaborazione di Beatrice Trussardi, presso la sede della Fondazione Luigi Rovati. Il palazzo del XVII° secolo è visitabile per la prima volta in questa circostanza eccezionale grazie all’opera di Cocksedge e, subito dopo il Salone del Mobile, verrà chiuso per lavori di restauro e ristrutturazione in vista dell’apertura del primo museo etrusco privato della città, prevista per la fine del 2018.

EXCAVATION: EVICTED

è la reazione fisica e visiva dell’artista all’allontanamento forzato dal suo studio che è stato usato come fonte diretta di un nuovo corpus di lavori con lo scopo di “enfatizzare la tensione e l’energia creativa che ha modellato lo spazio”. All’insaputa del proprietario dell’immobile, Cocksedge ha scavato ed estratto dei campioni di diversi formati del sottosuolo di Londra che poi, applicando delle lastre trasparenti, ha utilizzato per creare tavoli, librerie, mobili. Ognuno di questi lavori documenta, commemora e conserva non solo il suo tempo di permanenza nello studio, ma anche la storia dell’edificio e dello sviluppo della capitale britannica.

EXCAVATION: EVICTED mette in scena il carattere sempre più precario degli spazi urbani, sconvolti dalle nuove operazioni immobiliari nate dalla globalizzazione o, come nel caso di Londra, dalla Brexit.