AAF: Milano si apre all’arte accessibile
Massimo 6.000 euro. Questo è il tetto stabilito per i pezzi in vendita all’Affordable Art Fair, la fiera dell’arte “accessibile” in corso a Milano fino al 20 marzo presso il Superstudio Più. Un format innovativo ed itinerante, nato nel 1999 a Londra da un’idea di Will Ramsay, che da sei anni fa tappa anche da noi; scopo? Dimostrare l’accostabilità dell’arte e colmare il gap tra la curiosità e la voglia di acquisto del pubblico e la leggendaria inaccessibilità economica delle gallerie. Obiettivo che quest’anno viene raggiunto attraverso la partecipazione di più di 80 gallerie mondiali che propongono opere dai 100 ai 6000 euro, appunto.
Diverse le novità della sesta edizione italiana di AAF: prima fra tutte una sezione interamente dedicata alla Street Art, dove l’arte spezza le cornici in cui abitualmente è costretta per invadere lo spazio urbano. Tra le gallerie presenti in questa sezione: D406 Fedeli alla Linea, Pisacane Arte, Colorfield Gallery e l’originale Opus Art Reunion Island, proveniente dall’omonima isola nel cuore dell’Oceano Indiano. La Street Art si aggiunge alle aree tematiche già esistenti: Main, Fotografia, Exchange e Young. Quest’ultima, rinnovata e ampliata, quest’anno fa conoscere nove gallerie emergenti – tra cui la Galleria La Linea di Montalcino, STUDIO3527 di Milano e la comasca GALP – e un gruppo di giovani talenti, composto da una selezione di artisti scelti da una giuria fra quelli presentati dalle gallerie ospiti e dai vincitori dell’ormai noto concorso Young Talents. Artisti tra cui è molto facile trovare i grandi nomi di domani.
Intorno alla Fiera ruotano, poi, una serie di eventi e performance che intrattengono il pubblico: sono stati predisposti reading, laboratori, lezioni di arte e colloqui con i giovani artisti. Fino all’Art Night Out, una notte bianca, venerdì, pensata per portare i milanesi alla scoperta degli atelier d’artista e delle più interessanti opere di design e street art della città attraverso itinerari tematici.
Mal’AAF non è solo divertimento e shopping a buon mercato: volendo considerare le cifre dell’anno scorso sono state vendute 1.050 opere d’arte, per un totale di 1.300.000 euro e la spesa media per ogni opera d’arte acquistata si è alzata rispetto agli anni precedenti. Un giro d’affari non da poco, che incorona Milano città d’arte accessibile… almeno per qualche giorno all’anno.