Valentino sfilata uomo autunno inverno 2015-16
Estetiche progressive. Personalità che condividono visioni. Nell’immaginare la nuova collezione Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli guardano a momenti e movimenti di rottura artistica, proponendo una sintesi contemporanea di esperienze seminali. Il punto di partenza sono i Ballets Russes, l’esperimento di creatività totale che, negli anni Venti del Novecento, vide Djagilev collaborare con la crème degli artisti del tempo, da Picasso a Bakst, muovendo dal naturalismo verso la geometria orfica e simultanea. La silhouette è netta, a matita. I capi essenziali del guardaroba maschile sono sottoposti a un lavoro certosino che compenetra decoro e funzione: zip sovradimensionate di PVC chiudono i cappotti ad astuccio; tasche a contrasto lavorano come blocchi costruttivi di colore. Una progressione di geometrie micro e macro tradotta in patchwork, stampe, intarsi: di cashmere double sui cappotti Couture, tattile sulle maglie di Shetland. Anche il camouflage diventa intarsio. Le giacche sono smilze, dalle abbottonature alte, i pantaloni a sigaretta terminano su grosse scarpe stringate o sulle sneaker color carne con bande a contrasto. La ricerca di estetica e funzione crea un sistema di segni grafici sui parka smilzi, sulle mantelle e i blouson percorsi da segmenti e geometrie.